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La respirazione circolare connessa

 

E' una tecnica che unisce l’energia della respirazione con l’efficacia di altre tecniche tra le quali la visualizzazione creativa, il pensiero creativo, la scrittura, il disegno, la danza.
Ci sono vari tipi di respirazione che vengono eseguiti, principalmente si utilizza la respirazione circolare connessa che è particolarmente efficace per superare attacchi di panico, ansia, depressione, stress. Tuttavia, unendola ad altre tecniche facilita, è utile per alleviare molte altre patologie.
Il nostro corpo ci comunica i vari disagi, durante la sesssione  è possibile trovare una comunicazione tra di noi e il sintomo, in seguito respirando attraverso la zona dove abbiamo dolore possiamo sciogliere lo schema mentale e alleviare il sintomo che spesso sparisce. Ovviamente intendo sintomi come dolori localizzati (torcicollo, mal di testa, dolori muscolari) per altre patologie come raffreddore, mal di gola, dermatiti, problemi di stomaco ed intestino sono necessarie varie sedute e un po’ di lavoro. E per patologie ancora più importanti, più lavoro e più respirazioni.​
E' utile anche a chi soffre di asma, imparando la corretta respirazione è possibile infatti evitare il panico durante l’attacco di asma e riuscire a mantenere un buon livello di ossigeno e anidride carbonica nel polmone, diminuendo la “fame d’aria” dovuta a una scorretta espirazione e non come spesso si crede a una inspirazione debole.
IL RESPIRO CIRCOLARE CONNESSO
La respirazione circolare connessa è una respirazione senza pause, si effettua inspirando ed espirando dalla bocca, mantenendola aperta. Può essere utile associare al respiro le onde del mare che hanno un movimento circolare e senza pause, si allontanano e poi tornano senza soffermarsi. L’inspirazione (far entrare l’aria nel corpo) è controllata, può essere sia lenta che veloce a seconda di ciò che dobbiamo stimolare. Si riempie tutto il polmone, partendo dalla parte bassa (ventre) e risalendo fino alla punta dei polmoni (spalle) Quando i polmoni sono pieni, senza trattenere l’aria si procede alla fase di espirazione che deve essere spontanea e naturale. Non bisogna quindi soffiare o spingere. Altra immagine che può essere utile per capire il metodo è immaginare un palloncino, si gonfia in modo consapevole (come i polmoni) e si sgonfia senza nessuna spinta.
COSA SI PUO’ PROVARE
Cambiando modo di respirare il corpo ha diverse reazioni.
- Si può provare freddo in quanto la respirazione lenta e profonda rallenta anche i battiti cardiaci portando un profondo relax.
- Si può sentire il corpo che vibra o un formicolio agli arti, è semplicemente l’energia che si muove nel corpo.
- Si può avere un senso di vertigine, dovuta all’ossigenazione del sangue che affluisce al cervello, basta diminuire il ritmo della respirazione e inserire qualche pausa per ripristinare l’equilibrio.
- Si può sentire irrigidimento alle dita o nella zona della bocca, è dovuto al fatto che si sta spingendo l’espirazione. E’ necessario riprendere a respirare in modo tranquillo e far uscire l’aria dai polmoni in modo naturale senza soffiare. La sensazione di paralisi passa dopo qualche minuto.
- Si possono provare sensazioni di gioia, tristezza, rivivere ricordi. Lo scopo di questa respirazione è proprio di integrare queste emozioni e di sciogliere i blocchi emotivi. Lasciate fluire le emozioni senza trattenerle.
- Si può ridere, o provare rabbia. Esternare queste espressioni è molto utile per smuovere l’energia. La rabbia viene scaricata in modo ecologico con l’uso della voce o tirando pugni ad un cuscino.
- Ogni respirazione è diversa da quella precedente e si possono avere diverse reazioni.
ATTENZIONE: E’ importante che il docente sia informato di eventuali patologie e terapie in corso. Il BREATHWORK NON VA A SOSTITUIRE IL FARMACO O LA TERAPIA MEDICA IN CORSO (riabilitazione fisica, sedute di psicologia ecc), CHE NON VIENE SOSPESA, lo scopo è di unire il potere della respirazione e del pensiero positivo alla terapia in corso.
Immagini prese dal web
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