La scrittura di scoperta
Rientrano in questa categoria tutta una serie di esercizi scritti che possono aiutare a cambiare uno stato emotivo e a migliorare il benessere psico-fisico.
Si può utilizzare la scrittura di scoperta per comunicare con un sintomo fisico, per esempio nel caso di un dolore localizzato si può “parlare” con il dolore e capire la sua componente psicologica.
Altrettanto utile è la scrittura di getto o di sfogo, scrivendo senza staccare la penna dal foglio tutti i pensieri che ci passano per la testa, soprattutto nel momento si provino intense emozioni negative come paura, rabbia, tristezza, dolore. Scrivendo si riuscirà ad esternare parole trattenute per molto tempo. La penna scorrerà sul foglio lasciando fiumi di inchiostro purificante, e nella maggior parte dei casi, si proverà una sensazione di leggerezza e benessere. Tali fogli verranno poi buttati senza essere riletti.
Anche il perdono e le affermazioni rientrano in questa categoria di scrittura.
L’affermazione.
L’affermazione è una frase positiva al tempo presente e include il nome di chi la scrive.
Es. Io, …..nome….., sono una persona di successo.
Vanno assolutamente evitati i termini mai, sempre, se, ma, non, nonostante e tutti i termini che possono avere un significato negativo.
Es io non ho paura della morte è una affermazione “sbagliata” in quanto il cervello non riconosce sempre la negazione “non” e potrebbe memorizzare in modo diverso la frase, per esempio “ho paura della morte” una volta interiorizzata e ancora la frase, avremo come risultato la paura della morte.
Il modo corretto di lavorare con questo tipo di affermazione è trasformarla in positivo per esempio “io sono a mio agio con la morte” in questo modo si avrà come risultato l’accettazione di tale inevitabile avvenimento.
Il perdono
Esistono diversi modi di lavorare con il perdono. Solitamente si scrive un’affermazione di perdono 70 volte al giorno per una settimana.
La frase può essere “io, …nome….perdono completamente…..(nome della persona) e la lascio libera.
Il perdono è come dice la parola stessa “per dare un dono a noi stessi” sciogliendo il legame negativo che ci tiene ancora legati ad un avvenimento o ad una persona. Non è mai inteso come condono o come metodo per sminuire ciò che è accaduto.